Su ciò che faccio

E’ più facile e più comodo andare per esclusione, se ci venisse la malaugurata idea di definire il vocabolo arte. E per poter escludere si pone la necessità di conoscere, prima. Credo che nel lavoro che faccio ci sia una costante componente di ricerca, la quale si rivela sotto la forma di un tentativo carico della sua imperfezione, della fatica, del fallimento stesso. Attraverso questi aspetti si scorge la lontananza del fine che si tramuta in presenza, qui e ora, del procedimento. E il procedimento diviene fine.

Marco Buzzini

Marco Buzzini

 

Italia

 

marcobuzzini@hotmail.it