mostra

ART QUARTET

chiusura

 

 

 

ART QUARTET ha ufficialmente chiuso i battenti.

E’ stato un percorso interessante.

Ora serve qualche tempo per lasciare sedimentare questi ultimi mesi di lavoro.

Prossimamente tireremo le somme.

Intanto, per avere qualche idea su ciò che è successo in questo arco di tempo, potete dare un'occhiata qui: http://www.giraffelabs.it/

 

 

Marco Buzzini

clip estemporaneo di

LOMA TIERS at ART QUARTET

Sansepolcro, Arezzo - 30 aprile 2014

Le riprese estemporanee realizzate durante la performance dei LOMA TIERS (trio elettronico finlandese), hanno sviluppato mire da videoclip durante la fase di post produzione. Purtroppo l'audio è in bootleg quality in quanto la band non possiede registrazioni da studio della propria musica basata sull'improvvisazione.

Quella che segue è la documentazione "partecipativa" di 17 minuti dell'esibizione avvenuta all'interno della "Sala dei Pianeti" della mostra ART QUARTET. Durante il video è possibile intravedere le opere di GIulio GIustini, Anna Qzzolin, Viola Cangi e Marco Buzzini.

 

Per contatti:

 

LOMA TIRES-> http://lomatiers.weebly.com/

GIRAFFE PRODUCTION LABS -> http://www.giraffelabs.it/

promo da

ART QUARTET

Sansepolcro, AR 19 aprile - 4 maggio 2014

ART QUARTET è un percorso proposto da GIRAFFE PRODUCTION LABS. Quattro artisti si incontrano/scontrano su un terreno neutro. Fotografia, pittura, scultura e videoarte immerse negli allestimenti della ex-caserma dei Carabinieri in palazzo Muglioni a Sansepolcro, Arezzo. 

La mostra si è svolta dal 19 aprile al 4 maggio 2014.

Gli artisti presenti: Marco Buzzini, Giulio Giustini, Anna Qzzolin, Viola Cangi.

 

Ecco alcuni promo estemporanei, in attesa della documentazione ufficiale.

 

immagini dalla

TEORIA DEL CAOS

Citerna - PG giugno 2013

Un primo e piuttosto tardivo resoconto della mostra tenutasi durante l'estate presso la Sala degli Ammassi del Palazzo Comunale di Citerna,Perugia.

Qui pubblicate alcune foto dell'allestimento, in attesa che sia pronto il video girato nei locali dell'esposizione.

 

Foto: Ilaria Pernici, Marco Buzzini

TEORIA DEL CAOS (reprise)

Dal 31 ottobre al 3 novembre 2013 presso la Chiesa di Santa Caterina a Montone PG, Marco Buzzini e Giulio Giustini ripropongono parte dell'esposizione avvenuta durante l'estate nel comune di Citerna.

L'eterogenea selezione di lavori andrà dalla pittura alla grafica, fino alla fotografia e alla video arte, passando per l'installazione e la scultura.

I locali della chiesa saranno affiancati da quelli della vicina osteria che andrà ad ampliare gli spazi espositivi.

Apertura dal 31 ottobre al 3 novembre tutti i giorni dalle ore 11.00.

Per info sulle iniziative collaterali del Comune di Montone: http://www.comunemontone.it/

 

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA MOSTRA E SUGLI AUTORI, PER LA CARTELLA STAMPA E ALTRO, CONTROLLATE LA NEWS PRECEDENTE (qui di seguito) RIGUARDANTE LA PRIMA EDIZIONE DELLA MOSTRA.

TEORIA DEL CAOS

14-24 giugno Citerna - Perugia

TEORIA DEL CAOS è il titolo della mostra che si terrà dal 14 al 24 giugno 2013 presso la Sala degli Ammassi del Palazzo Comunale di Citerna (Perugia).

La mostra (qui sopra il promo video) presenterà lavori di Marco Buzzini e Giulio Giustini in ambiti quali la pittura, la grafica, la videoarte e la fotografia. A queste si aggiungeranno installazioni in loco realizzate esclusivamente per l'evento, alcune già pronte al vernissage, altre in corso d'opera durante tutta la durata dell'iniziativa.

L'entrata sarà ovviamente gratuita e gli stessi autori saranno presenti all'interno delle sale sia come custodi delle proprie opere che come operatori al lavoro.

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

“Teoria del Caos”, questo il titolo della mostra che si terrà dal 14 al 24 giugno presso la Sala degli Ammassi del Palazzo Comunale di Citerna (PG).

Giulio Giustini e Marco Buzzini, entrambi classe 1981, entrambi valtiberini, presenteranno estratti dalle rispettive produzioni che spaziano dalla pittura alla grafica, dalla video arte alla fotografia. Saranno, inoltre realizzate installazioni in loco durante il periodo di svolgimento della mostra all’interno degli stessi locali.

Questa può essere vista come un’occasione per rendersi conto di quanto la valle abbia da offrire, anche oltre i nomi storici su cui largamente si specula a sfavore di produzioni contemporanee mai  considerate per  il loro peso reale. In un momento in cui il bisogno di rinnovamento è potente come non mai in un paese come  il nostro - sempre costantemente indietro rispetto a nazioni che dal patrimonio culturale italiano hanno imparato per poi rimettere in pratica -, si auspica di creare interesse attraverso l’esposizione di questo piccolo campione di una vita culturale concreta, quella che si sporca le mani prima di riempirsi la bocca. Un campione presente in Valtiberina sotto molteplici forme ma sempre lasciato nascosto se non attraverso troppe iniziative pseudoartistiche sempre tese più ad uno stiracchiato guadagno immediato che ad un progetto a lungo termine di formazione della propria gente, che garantirebbe il futuro della cultura non solo locale.

 

 

Cartella Stampa
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MARCO BUZZINI

GIULIO GIUSTINI


 

Se esiste un processo non biologico che sia davvero necessario all’uomo, questo è l’arte. 

L’arte intesa come procedimento, come concorso di forze, come dialogo e, a volte, compromesso con la materia, con sé stessi.

E’ l’arte intuizione? E’ idea? L’idea è idea e l’intuizione è intuizione. Non v’è sinonimo per l’arte.

La mente si muove, agisce sulla materia attraverso il braccio. Ognuno di questi passaggi, con le sue peculiarità, coi suoi inciampi e con il suo resistere all’intenzione, fa l’arte. La resistenza del supporto detta all’artista il lavoro. Lo costringe, lo convince, lo dissuade fino a mostrargli quel punto medio che accomuna le intenzioni dell’uomo e della materia inanimata. Qualcosa che vada bene ad entrambi.

L’arte è dunque capacità di riconoscere e adoperare l’errore. Capacità di incanalare l’esistenza seguendone la vena, sfruttandone ed esaltandone le proprietà e non traviandola o semplificandola o spettacolarizzandola.

Il colore che si muove su una superficie, la nasconde rivelandola. Va delineandosi una forma, ciò che resta del gesto. Ad azione terminata resta l’impronta ma, prima che questo avvenga, l’azione può ripetersi, accumularsi incrostandosi sulla precedente e su quella prima ancora e così via. Ciò che è stato non è riconoscibile ma resta presente e caratterizza il visibile. E’ palpabile.

La comunicazione come effetto collaterale del gesto artistico, passa in secondo piano, lasciando libera la consapevolezza di formarsi sotto il peso insostenibile del rivelarsi dell’opera. L’opera esiste e da ciò non può prescindere come l’osservatore non può prescindere dal carattere di essa.

E’ un’incontro. Non sempre piacevole in quanto il bello differisce dall’arte e l’arte dall’intrattenimento, dallo spettacolo. La noia, il brutto, l’imperfetto, sono caratteristiche dell’esistente. L’esistente non è ideale. L’ideale è idea e tale resta. L’arte è il compromesso tra questo ideale e ciò che nella realtà è effettivo. E’ il palesarsi epifanico e panico dell’idea nel mondo. E’ carica di difetti e non si presta ai nostri voleri.

 

 

Marco Buzzini

 

 

 

 

Marco Buzzini nasce nel 1981 a Sansepolcro, Arezzo, e qui studia presso il Locale Istituto d’Arte. Esce dalle scuole superiori con carattere spiccatamente anti accademico.

Nel 2002 studia a Firenze presso la Scuola di Cinema Immagina dove fa le prime vere esperienze con il video.

Dal 2003 lavora presso varie tv locali e nazionali svolgendo compiti eterogenei (operatore, montatore, regia, grafica).

Nel 2006, con l’iscrizione all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, demistifica ciò che fino a quel momento aveva rifiutato. Qui viene a contatto con l’arte in ogni sua forma, faccia a faccia con i fatti del passato e del presente dell’arte e comincia ad identificarla con ciò che sta a monte della cultura stessa.

Si laurea nel 2013 con un bagaglio di lavori che si snoda dalla pittura alla videoarte, dalla grafica alla fotografia.

Attualmente vive a Sansepolcro.

 

 

www.marcobuzzini.jimdo.com

marcobuzzini@hotmail.it

 

 

"Ricordo c'era un mondo senza odio ne guerre ne religioni ,si parlava di arte e di cultura , danze tribali, c'era la musica in ogni angolo della strada ,sesso ,altruismo ,la ricercatezza dell'essere umano ,assenza di ipocrisia la scienza l'unica vocazione, discutevamo molto di stoffe ed architettura ,esteti sognatori agnostici, La vita un opera darte"                                     

 

Giulio Giustini

                                                                                                                                                                                                                                       

Giulio Giustini, giovane artista poliedrico nasce nel 1981 e cresce nella  scenografia Medievale di Citerna, dove il suo legame con il mondo dell’ Arte inizia a formarsi sin da piccolo quando, intorno ai sei anni, cominciando a maneggiare stoffe e imparando a cucire insieme i colori, realizza che la fantasia può trasformarsi in realtà e che dei semplici oggetti possono dare vita e forma ai sentimenti più profondi.

Studia all’ Istituto Statale d’ Arte di Sansepolcro ed è in quegli anni che si sviluppa concretamente la sua vena artistica, dapprima su due strade differenti ma legate fra loro, quella del musicista, che sarà malinconicamente abbandonata per motivi di tempo e che lascerà sempre più spazio all’ altra, la sua innata vocazione: la capacità di trasferire sugli oggetti e sulle tele la vera essenza delle emozioni  e dei sentimenti più svariati.

E’ un istinto naturale il suo, si definisce un “Artigiano dell’ Arte”, lavorando materiali insoliti quali silicone, legno, plastica, ferro, rame e tessuti riuscendo a trasformarli in forme di Arte capaci di lasciare senza fiato chiunque le stia osservando. Ognuna è realizzata con tecniche diverse, attraverso le quali l’ Artista esprime i molteplici tratti del Suo carattere irrequieto, forte e provocatorio ma allo stesso tempo estremamente comunicativo e sensibile. La passionalità che lo contraddistingue è facilmente osservabile attraverso il camaleontico repertorio delle Sue Opere, che passa da oggetti e tele talmente colorati da soddisfare anche l’ occhio più esigente e bramoso, ad altre superfici figurative più scure che ricordano un’ atmosfera gotica capaci di toccare e risvegliare anche i cuori più aridi.

Incolla oggetti sulla tela e trasforma manichini in qualcosa di reale, cucendone le vesti e dotandoli di profonda personalità, come lo è la sua. “Quando creo qualcosa scelgo l’ estraniazione dal mondo, l’ unico elemento terreno mentre dipingo è la Musica”…e tutto diventa ciò che la sua mente immagina .

…e allora è cosi, che nel suo laboratorio dove nessuno può entrare a parte la Musica, che le sue idee si trasformano in Arte, accordandosi perfettamente come le note di una canzone di David Bowie, il personaggio che da sempre ispira la sua vena eccentrica che lo accompagna nell’ espressione della sua pittura moderna.

 

www.giuliogiustini.it

giulioartegiustini@gmail.com

 


Marco Buzzini

 

Italia

 

marcobuzzini@hotmail.it